Come (e perché) diventare una pinseria certificata

In un precedente articolo, abbiamo dato la nostra interpretazione di pinseria come innovazione nel settore delle pizzerie tradizionali e abbiamo spiegato perché, secondo la nostra esperienza, aprirne una oggi può essere una reale opportunità per gli operatori della ristorazione. 
Ora, andiamo più nel dettaglio e ci domandiamo: perché una pinseria certificata? Che valore aggiunto dà la certificazione rispetto a un locale che, pur non essendolo, ci mette il massimo dell’impegno e della professionalità per ottenere grandi risultati?

Step 1: perché certificare la pinseria

Intanto, deve essere chiaro il valore di una certificazione. Si tratta di una garanzia di qualità e di conformità a determinati standard che vanno oltre l’abilità e la dedizione del singolo operatore. Un locale certificato rispetta dei protocolli specifici, e la certificazione è la garanzia che esso offre ai clienti di un’esperienza costante e di alto livello. 
Quindi, riassumiamo: perché è utile certificare la propria pinseria?

Fiducia del cliente

Un primo vantaggio della certificazione è la fiducia dei consumatori. Sapere che un locale è certificato rassicura i clienti sulla qualità degli ingredienti utilizzati, sulle tecniche di preparazione adottate e sulla sicurezza alimentare. Questo può essere un fattore decisivo nella scelta del consumatore.

Formazione continua

La pinsa è un’innovazione recente (2001). È ancora in piena adolescenza ma cresce alla svelta. I nostri investimenti in ricerca non portano soltanto a nuovi prodotti per i consumatori finali, ma anche a scoprire nuove tecniche, modalità di lavorazione e a realizzare varianti dello stesso mix di farine su cui si basa la pinsa. 
Certificazione significa dunque formazione continua. Per mantenere la certificazione, infatti, è spesso necessario frequentare corsi di aggiornamento e di perfezionamento, ed è nell’interesse sia della pinseria che dell’ente certificatore far sì che l’evoluzione sia continua. Perché le esigenze del consumatore cambiano e il prodotto deve evolvere per assecondarle. La pinsa deve il suo successo precisamente a questo, e sarebbe un peccato non proseguire sulla stessa strada. 

Nuove opportunità di mercato

La certificazione può aprire nuove opportunità di mercato. Per esempio, l’Associazione Originale Pinsa Romana certifica pinserie in tutto il mondo, rafforzando il proprio marchio anche al di là dei confini nazionali. Oggi, aprire una pinseria (certificata) all’estero significa ottenere immediata riconoscibilità grazie alla possibilità di esporre il marchio dell’associazione. In tal senso, una certificazione prestigiosa è un potente strumento di marketing e di differenziazione. 

Supporto e consulenza

Una pinseria certificata riceve dall’ente certificatore non soltanto formazione, ma anche supporto e consulenza, trattandosi di un operatore con grande esperienza verticale nello stesso mercato. Questo può includere consigli su come migliorare la qualità del prodotto, suggerimenti su nuove tendenze di mercato e accesso a una comunità di altri professionisti con cui condividere esperienze e conoscenze.

Step 2: come ottenere la certificazione

Più è elevato il valore della certificazione, più diventa esclusiva e complessa da ottenere. Questo rigore serve a tutelare la qualità del prodotto e a proteggere il cliente, garantendo che possa fidarsi del marchio associato alla certificazione. 
Si è già detto che nel mondo della pinsa e delle pinserie, un punto di riferimento è l'Associazione Originale Pinsa Romana, che opera con lo scopo di “certificare le Pinserie che lavorano correttamente il prodotto Pinsa, così da mettere in risalto le attività che meglio rappresentano questa specialità. Il prodotto Pinsa otterrà più tutela nel proprio settore favorendo chiunque ne faccia parte". Questo significa che l'associazione seleziona e certifica solo quei locali che rispettano le tecniche tradizionali e gli standard di qualità stabiliti per la Pinsa Romana.
Come qualsiasi ente certificatore, l'Associazione ha un proprio regolamento che include non solo gli aspetti tecnico-burocratici della certificazione, ovvero l’iter che il ristoratore deve porre in essere per ottenerla, ma anche le prove da superare (nella fattispecie, il controllo qualità) e il protocollo da seguire per ottenere la certificazione. Quest’ultimo, sempre presente all’interno del regolamento, definisce in dettaglio la ricetta dell'impasto, il peso delle palline, le dimensioni della pinsa una volta cotta, e impone specifici obblighi e divieti. Ad esempio, tra i divieti ci sono l'uso del mattarello, le lievitazioni inferiori a 24 ore e l'uso di farine e altri ingredienti non conformi all’impasto della Pinsa Romana. È essenziale che il regolamento sia dettagliato non solo per fornire un chiaro punto di partenza per le pinserie e i relativi pinsaioli, ma anche, e soprattutto, per garantire la massima trasparenza del processo.
In senso generale, ottenere una certificazione è soltanto il primo passo. Deve poi essere mantenuta e rinnovata nel tempo perché, come detto, gli standard cambiano e il prodotto evolve per assecondare le esigenze dei consumatori. 

La certifica non sostituisce la passione

L'esistenza di enti certificatori è fondamentale per garantire che i prodotti e i servizi offerti nella ristorazione rispettino elevati standard di qualità. Le certificazioni (o meglio, i relativi enti) vigilano affinché non vengano immessi sul mercato prodotti non conformi o che siano il risultato di competenze non adeguate, proteggendo i consumatori e promuovendo la trasparenza. 
Ottenere una certificazione offre numerosi vantaggi. Ma attenzione, non sostituisce la passione, la voglia di sperimentare e di creare un legame sincero e solido con i clienti. L'autenticità e la capacità di differenziarsi dalla concorrenza restano elementi chiave per il successo di una pinseria, e qui sta davvero alla capacità di chi ha deciso di intraprendere questo viaggio. 

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