La pinsa precotta è ideale in un bar moderno, e questo dipende in larga parte dalla sua straordinaria versatilità. Ma andiamo per gradi e scopriamo in dettaglio che tipologie di bar esistono in Italia, la loro evoluzione negli ultimi anni e come soddisfare i clienti con una proposta ricca e di qualità.
Colazione, pranzo o aperitivo al bar?
I bar non sono tutti uguali, e questa affermazione è più vera che mai nel contesto in continua evoluzione dei locali di ristoro del nostro Paese. Il bar tradizionale italiano è sempre stato quello in cui ci si reca di mattina per il caffè e la colazione, ma nel suo percorso evolutivo non sono mai mancate le varianti. Alcuni bar, infatti, hanno scelto di concentrarsi principalmente sul pranzo, diventando veri e propri punti di riferimento per i lavoratori in cerca di un pasto veloce ma gustoso. Questi locali generano tuttora la stragrande maggioranza del fatturato dalle 12 alle 14 e, per soddisfare questa esigenza, offrono svariati piatti freddi e caldi. Di conseguenza, il loro scontrino medio tende ad essere superiore rispetto ai bar che si dedicano soprattutto alla colazione.
In aggiunta, ci sono bar che hanno scelto di orientare la loro attività verso le occasioni serali, come l'aperitivo e la cena. Questi locali generano più della metà del fatturato grazie a clienti in cerca di un luogo in cui rilassarsi e fare 4 chiacchiere dopo una lunga giornata lavorativa. Spesso, questi bar dispongono di ampi spazi e di personale numeroso, il che si traduce in più costi ma anche in una maggiore capacità di fatturato.
A queste categorie, che potremmo definire tradizionali, si aggiungono alcuni locali maggiormente specializzati, tra cui:
A queste categorie, che potremmo definire tradizionali, si aggiungono alcuni locali maggiormente specializzati, tra cui:
- Wine Bar, specializzati nella vendita e nella degustazione di vini, spesso abbinati a piatti gourmet o aperitivi.
- Lounge Bar, noti per un'atmosfera elegante e rilassante, ideali per incontri informali, socializzazione e intrattenimento.
- Sport Bar, focalizzati sulla trasmissione di eventi sportivi in diretta su grandi schermi.
Diverse fasce orarie conducono a una diversificazione dell’offerta
Negli ultimi dieci anni, la netta suddivisione in tipologie di bar è venuta progressivamente meno, o quanto meno si è alleggerita, eccezion fatta per i bar specializzati e quelli orientati alle occasioni serali, che si distinguono quanto meno per gli orari di apertura.
Volendo mantenere, pur con tutte le premesse del caso, una suddivisione rigida, noteremmo come l'offerta alimentare debba inevitabilmente adattarsi alle diverse fasce orarie. In Italia, la colazione privilegia i dolci, mentre a pranzo si offrono piatti più leggeri o freddi per soddisfare le pause durante la giornata lavorativa. Per gli aperitivi serali la proposta di concentra su stuzzichini salati, con l'aggiunta di qualche piatto più sostanzioso per chiudere la giornata in modo soddisfacente.
Ciò che rende la pinsa precotta così straordinaria è la sua versatilità, che manca a concorrenti più noti e radicati nella tradizione alimentare italiana. La pinsa, infatti, può essere adottata con successo da tutte le categorie di bar. Vediamo come fare, distinguendo per pasto e non per tipologia di esercizio.
Pinsa a pranzo: la leggerezza vince
La pinsa precotta è una soluzione ideale per arricchire anche il menu del pranzo, catturando l'attenzione dei clienti che cercano gusto e leggerezza. La sua versatilità consente di presentarla in diversi formati, dalla pinsa intera ai tranci preparati al momento con varie farciture che soddisfano tutti i gusti.
Come anticipato, le due parole chiave che rendono la pinsa perfetta a pranzo sono gusto e leggerezza: i clienti, con ancora mezza giornata lavorativa da trascorrere, apprezzano la possibilità di gustare cibi che sono al contempo deliziosi e non pesanti. Ovviamente, occorre assecondarli con ricette leggere, che non vanifichino lo sforzo della pinsa di tenere bassa la conta calorica: una pinsa caprese potrebbe essere una buona idea, con pomodori freschi, mozzarella di bufala, basilico e un filo di olio d'oliva extra vergine. Altra ipotesi potrebbe essere la pinsa alle verdure grigliate, ottima anche per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana, mentre per tutti gli altri si potrebbero ipotizzare dei classici come prosciutto cotto e (un filo di) formaggio, crudo e rucola, tonno e olive o pesto e pomodorini. Anche qui, l’unico limite è la fantasia.
Pinsa precotta per aperitivo e cena: qui bisogna osare
Infine, la pinsa è ottima sia come aperitivo che come piatto unico per cena, magari seguendo la partita dalla squadra del cuore. Come aperitivo, è un'alternativa più raffinata e salutare dei tradizionali fritti che vengono serviti per accompagnare i cocktail o i bicchieri di vino.
Ciò che rende la pinsa ancor più attraente è la facilità e la rapidità con cui può essere preparata. Bastano 5 minuti in forno, o anche meno se si dispone di un apparecchio professionale, per ottenere una pinsa perfettamente cotta e pronta per essere farcita e servita. Inoltre, non sono necessarie competenze a livello di impasto e cottura, rendendo la preparazione molto accessibile.
Per quanto riguarda la cena, la pinsa può essere un'alternativa di ottima qualità alla pizza. Però in questo caso ci permettiamo un suggerimento: il cliente è incuriosito da qualcosa di nuovo, ma è anche importante che percepisca la differenza con la classica margherita o con la quattro stagioni che mangia da una vita. Per via dell’impasto, la pinsa è diversa, ma buona parte della responsabilità ricade sulla ricetta: è il momento di osare, di essere creativi, di sperimentare e di sorprendere con qualcosa di straordinario che si prepara in 5 minuti.