La pizza romana in teglia è un classico dello street food del Belpaese: alternativa golosa al pranzo al sacco, compagna di spuntini pomeridiani, “spezza fame” della sera, la pizza romana in teglia è perfetta per il consumo veloce al banco o a passeggio grazie alle sue piccole dimensioni.
Ma oggi non è soltanto il formato a renderla ideale per l’asporto: la Pizza romana in teglia è un prodotto che si è evoluto negli ultimi anni, passando da una pizza a brevi lievitazioni e molto calorica, ad una pizza fragrante e digeribile che utilizza alti tassi di idratazione e lievitazioni a 48 ore.
Questo importante risultato è stato raggiunto grazie alla nostra continua ricerca; nel 2017, infatti, abbiamo realizzato una miscela unica e specifica: il mix di farine Teglia Romana.
Ma oggi non è soltanto il formato a renderla ideale per l’asporto: la Pizza romana in teglia è un prodotto che si è evoluto negli ultimi anni, passando da una pizza a brevi lievitazioni e molto calorica, ad una pizza fragrante e digeribile che utilizza alti tassi di idratazione e lievitazioni a 48 ore.
Questo importante risultato è stato raggiunto grazie alla nostra continua ricerca; nel 2017, infatti, abbiamo realizzato una miscela unica e specifica: il mix di farine Teglia Romana.
Le origini della pizza in teglia romana
Non è semplice trovare le origini di un prodotto da forno, perché quando si tratta di impastare, lievitare e infornare, una ricetta può evolversi in molti modi e velocemente.
Questo è il caso anche della Pizza romana in teglia, che sembra trovare origine tra gli anni settanta e gli ottanta nella Capitale: qui, alcuni pizzaioli romani partendo dall’impasto del pane, lo modificarono per dargli un formato rettangolare e così insaporirlo a piacimento proprio come una pizza.
Inizialmente le varianti erano solo due e molto semplici, bianca e rossa; in seguito fu introdotta la mozzarella per dare vita alla pizza margherita in teglia.
Questo è il caso anche della Pizza romana in teglia, che sembra trovare origine tra gli anni settanta e gli ottanta nella Capitale: qui, alcuni pizzaioli romani partendo dall’impasto del pane, lo modificarono per dargli un formato rettangolare e così insaporirlo a piacimento proprio come una pizza.
Inizialmente le varianti erano solo due e molto semplici, bianca e rossa; in seguito fu introdotta la mozzarella per dare vita alla pizza margherita in teglia.
Le caratteristiche che distinguono la pizza romana in teglia
Le caratteristiche distintive della pizza romana in teglia la rendono un'esperienza gastronomica unica e abbastanza lontana dalla tradizionale pizza napoletana.
La caratteristica principale che ha reso la teglia romana nota in tutta Italia (e anche all’estero) è la consistenza croccante all'esterno (scrocchiarella) e morbida all'interno, cosa che crea un equilibrio perfetto tra croccantezza e sofficità. La base, per la quale si utilizzano diverse tipologie e mix di farine, è sottile e leggermente oleosa per garantire una gustosa cornice per gli ingredienti.
La teglia romana può accogliere una varietà di condimenti e, anche sotto questo profilo, si è evoluta molto nel corso degli anni, andando oltre le ricette tradizionali e facendo propria una certa sperimentazione.
La caratteristica principale che ha reso la teglia romana nota in tutta Italia (e anche all’estero) è la consistenza croccante all'esterno (scrocchiarella) e morbida all'interno, cosa che crea un equilibrio perfetto tra croccantezza e sofficità. La base, per la quale si utilizzano diverse tipologie e mix di farine, è sottile e leggermente oleosa per garantire una gustosa cornice per gli ingredienti.
La teglia romana può accogliere una varietà di condimenti e, anche sotto questo profilo, si è evoluta molto nel corso degli anni, andando oltre le ricette tradizionali e facendo propria una certa sperimentazione.
I “contro” della teglia romana
La prima ricetta di pizza romana in teglia, citata poche righe più in alto, aveva però alcuni svantaggi: qualcuno la criticava per lo spessore, ma soprattutto era poco digeribile nonostante le ridotte dimensioni del formato, a causa di lievitazioni troppo brevi, poca acqua e un alto contenuto di grassi all’interno dell’impasto. Si creava, di fatto, un controsenso: un piatto tipico dello street food, di una pausa veloce tra un’attività e l’altra, rischiava di appesantire troppo e condizionare tutta la giornata.
La nostra interpretazione della pizza romana in teglia
A questo punto della storia troviamo il primo intervento della famiglia Di Marco: nel 1981 Corrado Di Marco, grazie alla sua esperienza nel mondo delle farine, elimina i grassi animali (lo strutto) dalla ricetta della pizza in teglia romana e introduce per la prima volta la farina di soia.
E per rendere il prodotto ancora più digeribile, diminuisce i quantitativi di lievito e olio nell’impasto e ne aumenta l’idratazione fino all’80%: per farlo, utilizza farine di maggiore qualità e forza, che gli permettono anche di aumentare le ore di lievitazione della pasta.
Queste caratteristiche si sposano perfettamente con la cottura in forno elettrico ad alte temperature, che permette di ottenere una superficie croccante e che rende la Pizza in teglia romana un prodotto ideale per il panorama dello street food.
E per rendere il prodotto ancora più digeribile, diminuisce i quantitativi di lievito e olio nell’impasto e ne aumenta l’idratazione fino all’80%: per farlo, utilizza farine di maggiore qualità e forza, che gli permettono anche di aumentare le ore di lievitazione della pasta.
Queste caratteristiche si sposano perfettamente con la cottura in forno elettrico ad alte temperature, che permette di ottenere una superficie croccante e che rende la Pizza in teglia romana un prodotto ideale per il panorama dello street food.
Il mix di farine per teglia romana
Nel 2017 l’azienda Di Marco porta una nuova rivoluzione: dopo una lunga fase di test e di studio, nasce un nuovo mix di farine Di Marco dedicato esclusivamente alla Pizza in teglia romana.
Una miscela di frumento, soia e riso, con un’idratazione fino al 90% e che raggiunge maturazioni ancora più fragranti grazie alla pasta madre, utilizzata in quantità maggiori.
Grazie alla farina Di Marco, la Pizza in Teglia Romana diventa ideale non soltanto per le pizzerie a banco ma anche per le ricette più gourmet da affiancare ad un buon calice di vino o un cocktail.
Una miscela di frumento, soia e riso, con un’idratazione fino al 90% e che raggiunge maturazioni ancora più fragranti grazie alla pasta madre, utilizzata in quantità maggiori.
Grazie alla farina Di Marco, la Pizza in Teglia Romana diventa ideale non soltanto per le pizzerie a banco ma anche per le ricette più gourmet da affiancare ad un buon calice di vino o un cocktail.