Molti operatori hanno già deciso di investire in modo considerevole su questo trend e sul suo futuro, aprendo una pinseria o progettando la sua apertura nel prossimo futuro. Altri, la maggior parte, si stanno invece interrogando su come introdurre la pinsa nella propria offerta senza dover fare scelte radicali. Pensiamo ai pub, ai ristoranti che desiderano proporla come aperitivo, a chi si sta lanciando ora in un’avventura nello street food e a mille altri casi: la pinsa può dare una spinta non indifferente alla propria attività.
Ma come?
Pinsa: le due opzioni per la ristorazione
Se l'obiettivo è aprire una pinseria oppure si ha già una pizzeria avviata, il nostro consiglio è acquisire le competenze necessarie per creare la pinsa da zero, partendo cioè dalla miscela di farine: dotarsi degli strumenti giusti, come forni professionali, acquisire tutte le competenze del caso e acquistare le farine giuste per realizzare un prodotto autentico. Questa scelta comporta, però, una serie di sfide, sia in termini di formazione del personale che di costi per l'acquisto delle attrezzature.
Se invece la pinsa è una delle molteplici proposte del locale, esistono alternative meno impegnative ma molto soddisfacenti. Ad esempio, è possibile optare per basi di pinsa precotte, una soluzione che consente di sfruttare al meglio il potenziale del prodotto senza dover investire in un percorso più complesso. Le basi di pinsa precotte permettono infatti di proporre la pinsa come opzione aggiuntiva all’offerta esistente, garantendo al contempo un prodotto di qualità e potenziando la flessibilità del menu.
Partire dalle farine o acquistare una pinsa precotta?
La scelta tra preparare una pinsa da zero o utilizzare una base precotta può suscitare qualche incertezza, soprattutto tra chi teme che la qualità del prodotto finale possa essere ben diversa nei due casi. In realtà, la differenza qualitativa dipende da come viene realizzata, prodotta e confezionata la base di pinsa precotta: se ci si basa su standard qualitativamente elevati e rispettosi della ricetta originale, se vengono usati ingredienti di qualità (ovvero si parte dalle medesime farine), se viene realizzata con metodi artigianali e abbattuta immediatamente post-precottura, può avere una qualità assolutamente analoga a quella realizzata al momento da personale esperto.
La vera differenza, piuttosto, riguarda sia i costi che la versatilità. Per chi produce grandi volumi di prodotto, come le pinserie e le pizzerie, partire dalle farine può essere una scelta economicamente vantaggiosa, poiché i costi di produzione si abbassano proporzionalmente ai quantitativi realizzati. Partire da zero dà anche maggiore versatilità: pur essendoci norme ben definite sugli ingredienti, la ricetta e il procedimento per realizzare l’originale pinsa romana, ci sono comunque margini di innovazione a livello di impasto e di cottura che possono essere sfruttati per creare una proposta distintiva.
Tuttavia, per la maggior parte dei ristoranti che non si focalizzano esclusivamente sulla pinsa, l'utilizzo di basi precotte rappresenta un'ottima soluzione per partire in tempi brevi e con un investimento sotto controllo. Questo approccio garantisce una maggiore flessibilità nella gestione delle scorte, grazie alla lunga conservazione delle basi surgelate, riducendo così al minimo gli sprechi. Inoltre, optare per le basi precotte consente di sperimentare rapidamente nuovi sapori e combinazioni di ingredienti, senza dover sostenere i costi e le complessità legate alla produzione interna. In un'epoca in cui le tendenze culinarie e le preferenze dei consumatori cambiano rapidamente, questa flessibilità può offrire un vantaggio competitivo importante.
Perché una pinsa nel menu e l’offerta Di Marco per la ristorazione
Per i ristoratori, la pinsa è un'opportunità di diversificazione del menu, soprattutto se (appunto) si scelgono le basi precotte. La preparazione rapida e il costo contenuto sono i fattori chiave che rendono molto attraente questa opzione: i piatti, infatti, si realizzano in pochi minuti, non richiedono investimenti significativi e possono essere facilmente testati per valutarne la reazione dei clienti.
Oltre alla facilità di preparazione, c'è anche un trend di mercato da considerare. Negli ultimi anni, la pinsa ha conosciuto una crescita esponenziale non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. È ormai un nome riconosciuto e ricercato da una quantità di consumatori in continua crescita; integrare la pinsa nel menu significa quindi aggiungere un prodotto innovativo che le persone vogliono e che stanno già cercando. Non è più una scommessa al buio come lo era anni fa.
L’offerta Di Marco riflette pienamente le esigenze del mercato. Oltre ai prodotti confezionati dedicati al consumatore finale, proponiamo agli operatori della ristorazione tutte le opzioni possibili per ottenere il massimo dal nostro prodotto. Proponiamo l’ormai famoso mix di farine in molte versioni (compresa quella con l’aggiunta di fibre di frumento) e diverse tipologie di basi precotte e surgelate pensate per la vendita al piatto, a partire dalla pinsa classica, disponibile anche in formato XL e realizzata rigorosamente in modo artigianale. Questo prodotto, basato sul mix di farine Di Marco, è lievitato per 72 ore, sottoposto a una rapida precottura e immediatamente abbattuto per conservare gusto e freschezza fino a 18 mesi. Poi, sono disponibili la variante multicereali, con l’aggiunta di avena, segale, malto d’orzo, semi di zucca, lino e girasole, la pinsa romana al taglio, ideale per lo street food, e la pinsa tonda, che si basa sullo stesso mix della pinsa classica ma si avvicina alla pizza per forma e dimensioni.
Qualunque sia la strada scelta, l'offerta Di Marco è in grado di soddisfarla: si parte dai migliori ingredienti per la preparazione della pinsa sul momento fino alle basi precotte che non compromettono né la qualità né l’artigianalità del prodotto. Su questi valori la pinsa ha costruito il suo successo, e su questi continuerà a crescere in futuro.